
Sarebbe bello elevarsi e, chi ci riesce, vede il mondo in modo più ampio, più limpido.
Direi – senza tema di smentita – che è (e resta) un dono di pochi spiriti liberi.
Lo spirito dei libertini lasciamolo stare, mi riferisco a coloro che posso definire personalità strutturate e compiute, scevre da qualsivoglia pregiudiziale e prive da ogni condizionamento.
Ecco che, per sentirsi liberi, bisogna essere trasparenti, onesti, cristallini.
Non si possono coltivare, né alimentare, i sensi di colpa: se c’è una cosa inutile, anzi deleteria, è proprio questa.
Piangersi addosso, lamentarsi, sentirsi in debito, avere la necessità di ricevere lodi esagerate sono tutti segnali differenti, ma riconducibili a chi è figlio d’una smania incontrollata e incontrollabile, a chi è affetto da mania di protagonismo.
Se nasci gabbiano vai in alto, se nasci gallo saltelli: ti devi arrendere, non puoi salire su una mongolfiera e neppure puoi gonfiarti l’Ego di elio.
Al massimo starnazzeresti emettendo un rumore da cartone animato e rischieresti di apparire patetico.
Stridere non serve: piuttosto bisognerebbe smetterla con questa pantomima per la quale ci si vende quali aquile mentre – tutto al più – si somiglia ai galletti amburghesi sullo spiedo.
E mi sono tenuta ampia coi margini, infondo sono stata sempre una persona tanto generosa quanto ironica e autoironica.
Quando la vetrina è troppo agghindata, non serve un genio per capire che non siamo da Harrod’s. La verità e la semplicità pagano (e appagano) molto più di tutto ciò che risulta artefatto. Senza ali non si vola, neanche bassi.
Almeno, prima, lasciamo che ci cresca un buon piumaggio.
@lementelettriche
Paola Cingolani
16/01/2023