
Josef Sudek Photography
“La storia ci dice la vita dei popoli e non sa raccontarci che guerre e rivolte […]. E così la vita di ogni individuo è una continua lotta, e non solo la lotta metafisica col bisogno o con la noia, ma anche la lotta reale con gli altri individui. Egli trova ad ogni passo il suo avversario, vive in continua guerra e muore con le armi in mano.”
Arthur Schopenhauer – Parerga e Paralipomena – 1851
Sarebbe bello se la storia ci insegnasse davvero, ma siamo duri a capire e ci è difficile imparare.
Da quando abbiamo memoria dell’essere umano, è tutta una cronaca di guerra, come non fosse già difficile vivere e convivere con noi stessi e relazionarci con gli altri esseri umani.
Noi siamo depositari di sentimenti angoscianti, cerchiamo ciò che non è semplice, individuiamo continuamente avversari da battere e spendiamo energie nel quotidiano – anche se disarmati – perché l’enormità delle cose apparentemente più piccole, come la pace, non la cogliamo mai.
Dallo scorrere del tempo non abbiamo appreso: o è un pessimo maestro, o siamo allievi privi di doti intellettive.
Ci misuriamo con discipline scientifiche per poi farne un pessimo uso: basta guardarsi attorno e prenderne atto.
Probabilmente è questa nostra smania di grandezza a renderci tutti ciechi, però, per la nostra presunzione, crediamo di vedere.
Magari è la voglia di abbattere limiti spazio – temporali che ci porta a voler colmare l’universo, però non riusciamo a bastarci neanche da soli.
Forse – se non fossimo così inconsapevoli – cominceremmo a dare più importanza alle cose che, ancora adesso, ci appaiono irrilevanti: la grandezza è nelle cose semplici, esse sono la giusta misura.
Paola Cingolani
11/05/2021
@lementelettriche