Il mare è grigio: è arrivato l’inverno vero, tempo natalizio – questo dovrebbe essere – ed io non cerco più alberi da agghindare ma persone vere e pulite. Una spianata d’arenile, lo sguardo all’orizzonte… ecco, c’è tutto il mio Universo mondo. L’acqua è sempre una pagina di vita viva: non ci puoi scrivere sopra ma devi sforzartiContinua a leggere “Il mare e le tante pagine di vita”
Archivi mensili:novembre 2015
DONNE
Originally posted on cristina bove:
A quelle donne di meraviglie e fiori quelle che silenziose fanno andare casupole e favelas, figli portati sulle spalle chine, lana pungente sulla pelle dita affondate negli inverni donne dismesse a ricamare perle e chatouches per quelle fortunate. Donne dai pianti occulti per i figli perduti, donne dalle carezze rassegnate…
No alla violenza sulle donne e Contest di poesia Riflesso di Donna
Originally posted on Velo di Donna:
Come di certo saprete, oggi 25 novembre è la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Tanto ci sarebbe da scrivere in merito, ma a volte preferisco il silenzio e dedicare una pausa di riflessione a leggere, a documentarmi e a capire se, nel mio piccolo, sto facendo abbastanza…
E vissero infedeli e scontenti
Ho liquidato definitivamente una persona stupida. Non è più parte della mia esistenza, non avrebbe potuto. Per stupidità, appunto. Non è possibile pensare che – una come me – si beva frottole. Che le beva tutte chi gli si avvicina adesso: le lascio dose doppia perché un po’ deve essere stupida anche lei (non accorgersiContinua a leggere “E vissero infedeli e scontenti”
C’è che ti aspettavo da un po’ a quel varco
C’è che ti aspettavo da un po’ a quel varco. Dovevi cadere, lo avevo deciso più e più volte. E c’è che mi sono stancata di aspettarti. Te lo dicevo – oltretutto – avresti dovuto ascoltarmi e – soprattutto – avresti dovuto credermi. Io, uno come te, non volevo vederlo scivolare così in basso… speravoContinua a leggere “C’è che ti aspettavo da un po’ a quel varco”
“E forse io solo / so ancora / che visse” – La guerra e l’incapacità umana di trascendere
Un’importante porzione de L’Allegria (1931) è costituita da ricordi della vita civile di Giuseppe Ungaretti, che però in qualche modo la guerra ha contribuito rievocare. La guerra è, dunque, il momento, l’occasione che induce alla meditazione sui grandi temi della vita e della morte, sui temi dell’amore e della trascendenza. I versi che compongono InContinua a leggere ““E forse io solo / so ancora / che visse” – La guerra e l’incapacità umana di trascendere”
Fuga da un divano
Originally posted on cristina bove:
per una strada parallela ai giorni una strada di penna e di colori dove lo spazio-tempo è una barriera a chi si pone nella dirittura di non ritorno _asintotico verso all’infinito_ desiderio di volo e d’altri mondi quelli sì, paralleli. e ricapitolare le distanze dagli atomi al pensiero la bellezza…
All’inferno e ritorno da sola, come ogni maledettissima volta
Parole… ormai sono diventate una merce usurata, sono state deturpate d’ogni significato, svendute, abusate. E, forse, con esse anche i sentimenti. Una specie di coltre di ghiaccio s’è addensata sulla gente. Parole troppe, atte a dire niente: incomunicabilità. Solo e soltanto solitudini. Ecco: e lei s’è stancata ma – non riesce a capire da doveContinua a leggere “All’inferno e ritorno da sola, come ogni maledettissima volta”
Quando torni tu
Quando torni tu non parlo d’amore non leggo d’amore non scrivo d’amore. Ti faccio l’amore.