Credo che la vita sia esattamente a metà fra sogni e bisogni.
Senza qualcosa da raggiungere e da realizzare è impossibile starci ma – per muoverci – dobbiamo sentire degli stimoli precisi.
Ho sempre ambito, sin da piccola, a riempire qualcosa: riempivo bottiglie vuote d’acqua, riempivo formine di sabbia, riempivo secchielli di sassolini… ho sempre voluto sapere.
Mi affascinava l’idea di riuscire – prima o poi – a riempire anche il mare. Non mi potevo capacitare del fatto che fosse infinita vastità. Ero certa che, insistendo, giorno dopo giorno l’avrei spuntata.
E’ mai possibile che esista un’immensità tale? – mi dicevo.
E’ possibile, mi rispondo. Non siamo che piccole particelle dell’universo.
D’un tratto mi raggela il silenzio.
Avanti al cosmo prima annichilisco, poi reagisco.
E ricolmo il mio vuoto di parole insensate, ma è una specie di voragine perché – alla fine – non si riempie mai. Come se volessi inutilmente riempire il mare. Oggi come quando ero bambina.
Non ci sono parole – ad un certo punto – perché si è esattamente a metà fra sogni e bisogni.
quanto hai ragione! siamo esattamente a metà tra sogni e bisogni…
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