il ponte piange a varchi aperti
nelle sue luci scorrere attraverso
l’acqua che va ma non ritorna indietro
nel rito di passaggio _ci si viveva in piena_
le onde sulle spalle e gli occhistelle
perduti in prospettive di golena
il cuore nelle rapide, sommerso
quando si arriva in fosse lagunari
pesci volanti stanchi sfuggiti alle lampughe
(“il vecchio pescatore portò a riva
la grande lisca appesa alla fiancata
_la traduttrice prese un granchio
e trasformò in delfino un dolphinfish)
chi_usa parentesi
quando si giunge al dunque, si diceva
si resta come assorti in un ristagno
e tutto si confonde _alberi e vette
pinnacoli e mangrovie
in un assetto che non è più casa
grazie, carissima! un grande abbraccio
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