Ti osservi attentamente e non sei un’immagine singola: sei di più. Vedi minimo due donne – una è im-paziente e di color porpora – ha un’irrequietezza viola addosso ma lo percepisci solo tu. Ti guardi bene e non sai perché ciò accade: sai che vivi come Dorian Grey – non avendo patteggiato con alcun demonioContinua a leggere “im-paziente e di color porpora”
Archivi mensili:Maggio 2015
Per inverse ragioni
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Non posso amarla questa donna che vive senza baricentro dimentica del muscolo striato (dirne così fa colloquiale diagnostico) una che se ne frega del sistema filtraggio e degli zuccheri. Se – come di straforo – i calendari accumulano giorni mesi anni disattendendo oscure predizioni è pure certo che dal pedinamento…
Oltre il fiume
Originally posted on cristina bove:
? il ponte piange a varchi aperti nelle sue luci scorrere attraverso l’acqua che va ma non ritorna indietro nel rito di passaggio _ci si viveva in piena_ le onde sulle spalle e gli occhistelle perduti in prospettive di golena il cuore nelle rapide, sommerso quando si arriva in fosse…
Vestiario – Wislawa Szymborska
Ti togli, ci togliamo, vi togliete cappotti, giacche, gilè, camicette di lana, di cotone, di terital, gonne, calzoni, calze, biancheria, posando, appendendo, gettando su schienali di sedie, ante di paraventi; per adesso, dice il medico, nulla di serio si rivesta, riposi, faccia un viaggio, prenda nel caso, dopo pranzo, la sera, torni fra tre mesi,Continua a leggere “Vestiario – Wislawa Szymborska”
anacoluti, anacardi e metafore dolci variegate al caffè
– Per gli anacoluti, servirsi del cestino. Ennio Flaiano, tratto da “La Grammatica essenziale”, 1959 • Classificato nelle grammatiche scolastiche come errore, l’anacoluto è in realtà molto diffuso nella nostra e in altre lingue. Ha la sua ragion d’essere nello svolgersi di un discorso costruito dal punto di vista semantico ma non pianificato a livelloContinua a leggere “anacoluti, anacardi e metafore dolci variegate al caffè”
L’ultima tentazione
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Appressati allo specchio disse e guarda la natura del mondo ed io vidi le tenebre infittirsi il manto delle cose farsi soglia brulicare di voci, le mie ossa sparire nella polvere e me stessa… fui lampo e tuono e mille vite implose risucchiate nel vortice del Tempo… Urlante e scisso…
Utopia (evocazioni sparse)
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? ? Repubblica, Città del Sole, Castalia, luoghi del “buon governo”, dove le leggi sono concordate dalla saggezza di illuminati e dove il tempo scandisce non solo gli eventi ma anche l’evolversi degli stessi fautori nella sua realizzazione, il che logicamente determina la non prevedibilità dell’elemento inaspettato: una singolarità divergente …
onde-ggiante
Sono ebbra e così ti scrivo – chè parlarti non m’è concesso – vuoi per mia im-posizione, vuoi per tua falsa sortita però fai molta attenzione – chè non ho mai visto fuggiaschi medagliati – e non credo ne vedrò. Sono seria eppure – m’ubriaca la salsedine – chè una figlia del mare non saContinua a leggere “onde-ggiante”
Le ore migliori di Cenerentola
Le ore migliori di Cenerentola erano quelle passate giù in cucina aveva per così dire libertà d’intelletto. Si stringeva le tempie fra le mani i capelli ricoperti d’unto. Volava con la mente verso luoghi lontani Impensati Inspiegabili sensazioni che lei conosceva senza dare loro un nome. E abbassava gli occhi sul grembiule imbrattato e macchiatoContinua a leggere “Le ore migliori di Cenerentola”
trasparenza più o meno s-velata
La parola è suadente. L’autenticità è seducente. La viltà è sedicente. C’è chi avvince – e poi perde – c’è chi alletta – e dopo lotta – c’è chi concede – e non molla – la trasparenza è più o meno s-velata.