Originally posted on miglieruolo:
Anticipo al 18 il giorno dedicato alla poesia di Luciana Riommi, che sarebbe il 19. Ma il 19 questo mese è già occupato da Cristina Bove, due poetesse in un solo giorno sarebbe troppo, vizierei i lettori, che poi pretenderebbero la ripetizione. Le circostanze dunque mi impongono di anticipare la pubblicazione…
Archivi mensili:marzo 2015
Consumami preferibilmente entro e non oltre la data riportata.
L’ho vista. Non è un’icona d’acume il suo sguardo: parliamoci chiari. Mi evoca una bambola ormai rotta. Tu sei un po’ buffo e un po’ patetico. Più patetico, per mia fortuna. Hai persino detto “Siamo sempre in guerra e non la amo”. Mi vergogno per voi, dato che non ne siete capaci. Del nostro granContinua a leggere “Consumami preferibilmente entro e non oltre la data riportata.”
Lett_ore
Originally posted on cristina bove:
Un letto è fatto di reti materassi e soliloqui c’è chi dorme nel bianco e chi nel blu io non dormo e questo già mi pare un dato addizionale o sottrazionale devo pensarci su intanto guardo il giro di cuscini neanche un nido fosse a questa sconclusione di notizie che…
Mare!
Schiuma d’onde come pizzo color perla attorno. Vastità d’acque come sostanza color azzurro nel profondo. Immensità d’aria come respiri color cielo sopra. Fusioni d’orizzonte d’infinito come utopia per l’effimero dell’umanità. Tutto questo sei tu, Mare!
Stato idraulico e senza gas aggiunti
Al riparo nelle tue misure piccole ma scrivendo. Bello pensare che stai comunque creando, almeno tu. Io? Sembro – per adesso – il tuo disco della lavatrice: giro, giro e giro ma non arrivo mai non concludo niente – per lo più – risciacquo e le sozzure neanche sono mie. Una sorta di giostra maledetta.Continua a leggere “Stato idraulico e senza gas aggiunti”
Poemucolo compendioso
Originally posted on cristina bove:
Napoli: 1-7 Nacque minuscola e si trovò nel mondo lei sotto il tavolo da pranzo ad osservare piedi nelle scarpe un giro tondo di parenti come fosse accaduto – si chiedeva – che si trovasse là? violi e voli: 2-7 Morse tenaci, più che altro artigli le bruciarono il centro…
Decennio
Originally posted on cristina bove:
? Dal settimo all’ottavo che la più parte degli umani muore con le proprie vicende belle e brutte sé stessi dentro il corpo che s’appanna _fargli l’inchino per la persistenza_ e tra imperfetti gerundi participi e congiuntivi nei trapassati prossimi e remoti condizionati dagli indicativi e di tanti verbi saperne coniugare solamente l’infinito presente e qualche se…